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L’Educazione alla Persona: senso e impianti di formazione

L’educazione è il processo continuo attraverso il quale ogni soggetto si costituisce persona, essere vivente umano. L’Educazione alla Persona (E.a.P.) ripensa alla visione stessa di lavoro e di organizzazione. La valutazione della produttività è legittimata solo all’interno di una antropologia che “veda” il volto dell’altro/a. Attraverso l’E.a.P. il lavoro precario non è più tout court precarietà esistenziale.

Anche la mancata compostezza del corpo rimanda all’assenza di una visione antropologica fuori dall’asservimento alla produzione e al consumo. Dall’allargarsi sulla sedia della sala riunioni, fino all’incapacità di delegare, il filo conduttore è ignorare la presenza dell’altro-da-sé.

L’io ipertrofico non registra l’alterità.

L’Educazione alla Persona è prioritaria rispetto alla Gestione delle Risorse Umane. E’ fondamentale accorgersi che l’altro/a esiste e che ciascuno/a si va definendo persona attraverso la relazione. Prima ancora che il governo dei processi relazionali, è necessario registrare la presenza dell’altro e convincersi che la propria identità si costruisce nel legame con l’alterità.

Una delle dimensioni possibili del lavoro è quella economica. Il lavoro è territorio privilegiato di espressione dell’umano; ma, la relazione, non il lavoro, è l’unica dimensione fondativa della persona. La produttività non è funzionale al capitale, ma alla relazione sana fra esseri umani.

L’esistenza di una persona non è data da quanto produce e consuma, ma dalla capacità consapevole di essere in relazione in un cronotopo stabilito. Di conseguenza, la produzione e il consumo sono valutabili solo come strumenti di ampliamento di senso della relazione con se stesso/a, con gli altri/le altre, nell’ambito di una situazione lavorativa.

Non riconosco percorsi formativi centrati alcuni sulla persona e altri sulla sua produttività, come pure una formazione professionale e una personale/comportamentale. Ogni persona è tutta intera, nell’E.a.P.

Non è possibile dividere l’essere dal fare e/o dal pensare. Ogni persona <è> quello che è in quanto sente, pensa, agisce.

L’E.a.P. consente di diventare imprenditori e imprenditrici del proprio capitale umano. Lo scopo non è la produzione, ma la persona consapevole che sceglie relazioni, attività, imprese e, di conseguenza, produce valore e ricchezza.

Per il simbolo e per l’esperienza di gratuità, ringrazio Mimmo Ciocia che continua a tessere con me sintonie possibili.